NAPOLI – Non serve scomodare Briatoreche per giorni ha monopolizzato il dibattito sulla sua “pazza” (appunto!) pizza a 60 euro, per comprendere come sia solo un alibi il generalizzato rincaro delle materie prime, per giustificare prezzi obiettivamente fuori controllo.
La “lezione” arriva da Ciro Salvoche non ha certo bisogno di presentazioni: basti dire che la sua è considerata la seconda migliore pizza d’Italia secondo la prestigiosa guida 50 migliori pizze. Che, è bene premettere, a differenza di molte altre, visita realmente i locali, lo fa attraverso centinaia di ispettori in tutta Italia, che in incognito, e soprattutto pagando il conto, consumano di persona un pasto almeno una volta l’anno nelle insegne segnalate.
C’è da dire che anche in provincia, pizzerie altrettanto “Loopy” propongono pizze a 15-18 euro. Eppure basta andare in un locale come 50 Kalò a Napoli – appunto – per trovare una margherita a 6,50 euro e una marinara addirittura a cinque. Senza scomodare la sala, che a pieno titolo concorre al giudizio complessivo che si dà di un locale – e qui il personale ha una rara professionalità, il servizio è impeccabile, carta vini e birra con pochi eguali – , limitandosi alla qualità della pizza, è facile avere conferma di quanto si sia tra le insegne che contribuiscono a rendere grande questa tradizione tutta italiana.
Estremamente soffice, morbida, ben alveolata, di eccezionale digeribilità (anche se mangiata a mezzanotte!), la pizza di Ciro Salvo non sa neanche il significato di “gommosa”. Persino i fritti – quelli tradizionali d’antipasto o il calzone ripieno – risultano incredibilmente leggeri.
Tornando ai prezzi, ma non solo, non poteva dirlo meglio Fabio Ricciocritico e animatore di Gastrodelirio.it: un aspetto importante da 50 Kalò è la correttezza dei prezzi se rapportati al “nome” e alla posizione di pregio, mettendo sul piatto della bilancia anche l’ottima qualità complessiva, il servizio celere e ben organizzato, e le tante coccole più da ristorante che da pizzeria, compresa una personalissima e copiosa carta dei vini.