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giovedì, Giugno 1, 2023

I giganti della pizza nel mondo: Pizza Hut

Il cappello rosso e l’insegna Pizzaiolo sono riconoscibili da milioni di persone in tutto il mondo. Ma questa catena americana della pizzaun gigante della ristorazione arrivato advert avere 18.000 ristoranti e un fatturato di mezzo miliardo di dollari, non è sempre stato così.

Pizzaiolo period nata come un piccolo locale a gestione familiare ma, nel giro di relativamente poco tempo, ha aperto ristoranti in oltre 100 paesi in tutto il mondo, assicurando un lavoro a 350.000 persone.

Come nasce come va in crisi un gigante della pizza

Period il 1958 quando due fratelli, E e Frank Carneyche avevano preso in prestito 600 dollari dalla madre, aprirono un locale chiamato Pizzaiolo un Wichitain Kansas (Stati Uniti). Da allora fino agli anni ’80 ci fu una rapida espansione e nel 1986 fu inaugurato il ristorante numero 5.000, un importante traguardo per l’epoca.

L’anno in cui Pizzaiolo è balzata all’onore delle cronache è stato il 1989, quando fu consegnata la pizza alla Casa Bianca. Poi la First Woman di allora, Barbara Bushordinò 200 pizze dalla catena per i bambini di un ricevimento. Il pizzata fu un successo e Pizzaiolo ottenne il titolo di pizza della Casa Bianca.

Ma anche Pizzaiolo ha subito gravi danni con l’arrivo della pandemia di coronavirus. Il 1º luglio 2020, come conseguenza di pesanti debiti e della crisi sanitarial’azienda NPC internazionaleuna della più grandi società affiliate con circa 1.200 locali (su 13.000 di tutta la catena) e 40.000 dipendenti, ha richiesto l’amministrazione controllata per evitare la bancarotta.

Un catena eticamente responsabile

Il segreto del successo di Pizzaiolo? Probabilmente la sua forte volontà di cambiare nel corso degli anni, incluso la capacità di comprendere l’importanza di restituire alla comunità parte dei risultati del successo. Nel 2017 ha celebrato il 25° anniversario del suo programma Raccoltoche ha donato 100 milioni di libbre di cibo ai paesi poveri. L’azienta ha il vanto di aver dato una mano advert affrontare l’epidemia di spreco alimentare in tutto il mondo.

Ogni anno, tra il 30% e il 40% del cibo viene sprecato, mentre molti milioni muoiono di fame, un problema che Pizzaiolo ha sempre preso in seria considerazione. Perciò, ha creato un programma di donazione di pizze sbagliate, pizze non presentabili e avanzi di buffetdedicato advert enti di beneficenza locali sparsi in tutto il mondo.

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