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venerdì, Marzo 29, 2024

Le 12 pizze più costose al mondo

“Noi utilizziamo Pata Negra, la migliore mozzarella di bufalaingredienti di grandissima qualità. Ma quale qualità ci può essere in una pizza” che costa troppo poco? Questa frase, oramai diventata più che famosa in Italia grazie alla litigata mediatica e social tra Flavio Briatore (che l’ha pronunciata) e i pizzaioli (tendenzialmente quelli napoletani, tranne qualcuno più scaltro che ha scelto di tenersi del tutto fuori dalla polemica), mette al centro del discorso un fattore importante. Gli ingredienti. La ricerca della qualità dei prodotti è sicuramente, soprattutto oggi, un passaggio importante per la nostra consapevolezza. Ma anche il modo più facile per far schizzare i prezzi alle stelle, senza dover dare troppe spiegazioni. Basta utilizzare materie prime esotiche o notoriamente dal prezzo importante. La più efficace, in questo senso? Il caviale, presente nella maggior parte delle pizze più costose, ed estrose, del mondo.

Seguendo il fil rouge delle materi prime, compreso l’oro 24 carati e le aragoste dei mari di tutto il mondo, abbiamo stilato una classifica delle 12 pizze più costose al mondo. Con tanto orgoglio italiano, tra ingredienti e cuochi (la più cara di tutte è nata dall’thought di un cittadino di Agropoli, provincia di Salerno).

La pizza al prosciutto di Briatore ha creato scalpore. In foto quella con il San Daniele, ma la vera pietra dello scandalo è stato la Pata Negra a 66 euro

12mila dollari

Luigi XIII – Renato Viola – Agropoli
Non è stata inventata da un emiro di Dubai oppure su un grattacielo di New York, ma da un pizzaolo di Agropoli, alle porte del Cilento, pochi chilometri dopo i famosi scavi archeologici di Paestum. Di casa negli Stati Uniti oramai da anni, tanto da aver ricevuto un visto per meriti commerciali e artistici, ha creato la pizza perfetta (se pensiamo al lusso): per il prezzo di 12mila dollari arriva a casa (si vende solo a domicilio), una disco di pasta di 20 cm ricoperto di caviale di tre varietà various, Mozzarella di Bufala Campana bio Dop, gamberoni rossi di Acciaroli, aragoste di Palinuro, cicale del Mediterraneo e sale rosa australiano Murray River.

6800 dollari

Pizza della casa – Favitta’s Household – New York
Una sorta di caso estroso in questa classifica, perché il prezzo esclusivo non viene dato dagli ingredienti come nei casi delle altre pizze, ma dalla guarnizione di diamanti – non commestibili ovviamente – e una bottiglia di Dom Perignon come accompagnamento obbligatorio. Solitamente viene acquistata come dichiarazione d’amore al modico prezzo di 6800 dollari.

Cara pizza, ma quanto mi costi? Facciamo i conti in tasca ai pizzaioli (e a Briatore)

di Lara De Luna

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4200 dollari

Pizza Royal – Haggis – Glasgow
Non poteva che essere speciale la pizza dedicata all’agente segreto più amato del mondo. Creata da un imprenditore di Haggis, vicino Glasgow in Scozia, anche in questo caso sul disco di pasta abbiamo del Caviale. Ma non solo: il prodotto più eccentrico è il salmone affumicato marinato nel cognac, l’aragomasta marinata, il prosciutto e l’aceto balsamico classic. Anche in questo caso una pioggia d’oro a fare scenografia. Il prezzo? Anche in questo caso oltre 4200 dollari.

4000 dollari

Signorina Verdun – Montreal
Il più che sobrio Canada è la casa di una delle pizze più care della storia, venduta a oltre 4mila dollari. Anche in questo caso è il caviale il vero protagonista insieme all’aragosta e a delle scaglie d’oro che però – oltre alla scenografia – non hanno un vero impatto sul sapore. Dopo il servizio della pizza di lusso a domicilio, in questo caso si può chiedere al pizzaiolo di venirla a cucinare direttamente a casa propria. Certo, bisognerebbe abitare in Quebec.

Parlatene male, ma parlatene: le critiche sono il sale della ristorazione

presso Guido Barendson

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2000 dollari

Pizza Tartufo bianco e oro – Margo’s – La Valletta

Per alcuni anni è stata la pizza più costosa del mondo per il Guinnes dei Primati, e oltre all’oro (24 carati, ça va sans dire), l’ingrediente principale è tutto italiano (facile da far arrivare fresco a La Valletta, Malta, dove è stata creata questa pizza): il tartufo bianco d’Alba. Difficile definire un prezzo, in quanto sia l’oro che il tartufo oscillano, ma di media si aggira attorno ai 2mila euro.

800 dollari

Pizza bellissima – Nino’s – New York
Oltre 800 euro per una pizza, dopo questa carrellata, è quasi un prezzo modico. Quasi. Oltre alla panna fresca di base torna il caviale – ingrediente quasi imprescindibile per queste tipologie di preparazione – aragosta, uova di salmone e la piccantezza del wasabi. Volendo, si può assaggiare comprando un solo spicchio al costo di 250 dollari. Più democratico.

700 dollari

Pizza C6 ​​- Steveston Pizza Firm – Canada
Si torna in Canada, ma ci si sposta in British Columbia. Per 700 dollari circa viene servita una pizza il cui cuore è un tritato misto di gamberi tigre, ratatouille di aragosta e salmone affumicato, con aggiunta di caviale Osetra e Tartufo bianco d’Alba.

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250 dollari

Pizza Gordon Ramsay – Gordon Ramsay
In questo caso l’ingrediente chiave è la fama di Ramsay stesso. Al prezzo di 250 dollari, quando uscì  La pizza di Ramsay rispecchia in pieno lo spirito eclettico e fantasioso dello chef venendo guarnita con purea di cipolla italiana, pasta al tartufo bianco, mozzarella di bufala, erbe fresche, funghi porcini e pancetta.

140 dollari

Triplo MilleFuille – Domino’s
Non si direbbe, ma anche Domino’s ha delle proposte lusso. Anche se sicuramente più democratica. Il suo potere è tutto negli ingredienti: il bordo è ripieno di formaggi e ha, all’americana, tre strati di ingredienti tra cui carciofini e peperoncii jalapeno, che possono anche essere impanati e fritti.

105 dollari
Aragosta e tartufo – Third Avenue Café Mall – Dubai

Un prezzo decisamente più contenuto e vicino a quello di Briatore, ma in realtà il totale del prezzo viene giustificato anche con un ingrediente segreto, che conosce solamente il pizzaiolo. Fa parte della magia di Dubai.

La pizza al manzo Kobe di Domino's Japan 

La pizza al manzo Kobe di Domino’s Japan

108 dollari

Magic Gold – Forno Magico – Toronto
Non è solo bellissima da vedere (la foto della pizza è in apertura di questo articolo), ma è anche vegana. Priva anche di glutine, è biologica e interamente ricoperta d’oro a partire dai pomodorini al basilico. Se questa aggiunta volesse essere dedicata advert altre pizze, il surplus sarebbe di 35 dollari.

66 dollari

Bistecca di manzo di Kobe – Il Giappone di Domino
Impossibile da trovare in Italia, esiste solo nel Sol Levante, ma piacerebbe a tantissimi degli appassionati di carne del nostro Paese. Gli ingredienti tremendous sono: cipolle, patate e soprattutto pezzetti di manzo Kobe.

Fonte

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