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MAGENTA Il posizionamento politico è un’attività di advertising and marketing politico che mette il tuo model (partito o candidato) nella testa del potenziale elettore in una posizione ben specifica e quanto più possibile predominante.
L’obiettivo è che il tuo model sia percepito come differente dagli altri e che sia rilevante per il goal di elettori a cui ti rivolgi. E che questo lo renda preferibile per il potenziale elettore.
Questa battaglia per la conquista della mente dell’elettore avviene prima (molto prima) della campagna elettorale. Ecco perchè il sistema politico di Fabbrica Politica ha una fase Pre-Elettorale che è fondamentale per gettare le basi per vincere le elezioni.
In sostanza il posizionamento politico serve per far si che un partito o un candidato siano le prime opzioni per l’elettore con un determinato orientamento politico.
Su queste colonne abbiamo parlato più volte della brillante teoria di Matteo Spigolon, fondatore di Fabbrica Politica.
Ci è sovvenuto questo termine così importante (eppure così poco considerato, nella comunicazione politica di oggi) leggendo, poco fa, che dopo il trenino ‘Ballarini X Minardi’ (oggi pomeriggio la duplicate), dopo la pizzata con birra (free of charge, s’intende) di questa sera a Pontenuovo, mercoledì 9 giugno toccherà a una bella pastasciuttata (ancora free of charge e in bella vista sulle locandine di richiamo, e ci mancherebbe) offerta da Viviamo Magenta e dal candidato Boris Sioli.
E’ in corso una sorta di ibridazione, insomma. Da Progetto Magenta (che in questi anni non aveva propriamente usato questa modalità ‘di approccio’ elettorale, diciamo) a Progetto Ballarini: una sorta di commistione tra le due liste di derivazione Minardi(ana) e il ballarinismo, fenomeno (o epifenomeno) che qui sembra spingere forte, a pochi giorni dal voto, advert una sorta di panem et circenses.
Funzionerà? Lo abbiamo (già) detto e scritto: i conti si faranno lunedì 13 giugno, dalle 15.
Ma di certo, nella fase finale di una campagna assai poco dispendiosa e virtuosa (basta scrutare nelle cassette postali, molto più smunte che in passato), la svolta mangereccia di Silvia Minardi e Marco Ballarini è la notizia (o epifenomeno) di questo ‘ultimo miglio’.
A nostro avviso, in termini di ‘posizionamento politico’, un bell’azzardo. Funzionerà? Agli elettori l’ardua sentenza.
“L’orientamento politico può anche cambiare nel corso del tempo, a causa di diversi fattori. Ma è più semplice che si cambi partito che non l’ideologia di fondo perchè, di base, l’elettore non cambia thought…”
FP